L’ECOGRAFIA VALUTATIVA IN FISIOTERAPIA, RIABILITAZIONE, TERAPIA MANUALE E OSTEOPATIA
Il ruolo del fisioterapista moderno (e di chi si occupa di riabilitazione motoria) comporta conoscenze sempre più ampie e compenetra, con altre figure, conoscenza e problematiche professionali.
Fino ad un pò di tempo fa, gran parte delle decisioni terapeutiche derivavano dalle indicazioni specifiche delle competenti figure professionali
- medici ortopedici
- fisiatri
- medici dello sport
- etc.
ma la modulazione fisioterapica moderna richiedeva partecipazione sempre più profonda e precisa. Il fisioterapista non può più quindi prescindere dalla conoscenza dei problemi DIAGNOSTICATI (dal medico professionista) dai problemi terapeutici e del loro monitoraggio, senza ridurre la sua capacità professionale.
Le metodiche di imaging sono uno dei cardini della conoscenza dello stato patologico del paziente, assieme alla valutazione clinico-strumentale.
La conoscenza del linguaggio dell’immagine è pertanto indispensabile al fisioterapista che vuole rendersi partecipe delle scelte e delle valutazioni del risultato della sua azione terapeutica
In particolare l’ecografia, oltre che per un accertamento diagnostico, diventa utile nella GESTIONE di un programma riabilitativo
E’ infatti la guida diretta per le tecniche di terapia manuale e altre procedure fisioterapiche ed è in grado di valutare l’evoluzione della lesione o patologia.
RAPPRESENTA insomma uno strumento vero e proprio di lavoro per il fisioterapista.
Per chi crede in questa evoluzione è quindi importante che conosca bene la metodica attraverso la formazione e l’applicazione
PRINCIPI FISICI E METODOLOGICI PER OTTENERE L’IMMAGINE ECOGRAFICA
- L’immagine ecografica è l’effetto visibile dell’interazione tra le onde sonore e il corpo.
- Le onde sonore sono vibrazioni della materia che si propagano attraverso un mezzo secondo una certa velocità e direzione.
- Gli apparecchi ecografici sono dotati di una sonda costituita da un cristallo piezoelettrico che produce le onde e funge da antenna ricevente delle onde riflesse dal corpo umano.
- Un sistema di elaborazione consente poi di trasformarle in un’immagine.
- Le sonde ecografie sono di forma diversa a seconda delle strutture da esaminare
- Le frequenze utilizzate vanno da 2,5 a 15 MHz
- Maggiore è la frequenza, migliore è la definizione dell’immagine ma minore è la penetranza
- Gli ecografie attuali sono dotati anche di sistema DOPPLER che consente di rilevare la differenza di frequenza tra l’onda inviata nel corpo e l’onda di ritorno. Il calcolo di questa differenza ci consente di risalire alla velocità di spostamento della struttura in esame
SEMANTICA E OPERE DI SEMIOTICA
- Si possono ottenere sezioni in qualunque piano dello spazio.
- Le immagini ottenute possono essere espresse in grafici (a-mode), in sezioni del corpo (b-mode) o variazioni di posizione di strutture nel tempo (m-mode)
- Le strutture che riflettono molto gli ultrasuoni sono chiamate iperecogene (ad esempio margini ossei, calcoli, etc.), quelle a bassa riflessione sono dette ipoecogene (ad esempio liquidi densi come ematomi etc.) e quelle che non determinano nessuna riflessione vengono dette anecumene ( ad esempio urine, bile, etc.)
INDICAZIONI GENERALI E CONTROINDICAZIONI DELL’ECOGRAFIA
- Le valutazioni ecografie sono applicate soprattutto nello studio di strutture parenchima, nelle strutture a contenuto liquido e di quelle in movimento
- La metodica è un utile mezzodì guida per manovre interventistiche
- Gli esami ecografici sono ben tollerati dai pazienti e non hanno controindicazioni
- Sussistono dei notevoli limiti di utilizzo in presenza di aria e dalle strutture ossee che non consentono un “passaggio” degli ultrasuoni a scopo diagnostico
L’ECOGRAFIA E I MUSCOLI
L’ecografia trova particolare indicazione nello studio e valutazione delle strutture muscolari: sono strutture prevalentemente superficiali, a struttura laminare e quindi ben rappresentabili con la valutazione ecografica
I muscoli sono inoltre dotati di movimento e la valutazione ecografica è la tipica metodica adatta alle valutazioni DINAMICHE delle strutture anatomiche.
In particolare l’ecografia trova impiego nella valutazione delle lesioni lievi, modeste o importanti dei muscoli, sia di tipo traumatico che degenerativo
Saper valutare esattamente la sede e l’estensione di una lesione muscolare, ad esempio su un atleta anche amatoriale, migliora il trattamento e di conseguenza il risultato terapeutico
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CARUSO DENIS