Valutazione posturale globale: un alleato fondamentale in riabilitazione


(Tempo di lettura: 6:00 min )
Riprendendo il filo logico interrotto dalle vacanze estive, dove si ragionava sull’importanza dell’oggettivazione, al fine di avere chiari e quantificati gli obbiettivi da raggiungere con i pazienti, obbiettivi che, attraverso delle ottime domande, siamo, insieme, riusciti a quantificare, oggi voglio iniziare ad approfondire le metodiche e l’utilizzo di tecnologie utili allo scopo.
Partiamo con la postura.
La postura non è soltanto una questione estetica: è il risultato dell’interazione tra sistema scheletrico, muscolare e nervoso, ed è strettamente legata al benessere e alla funzionalità.
In un percorso riabilitativo, valutare la postura in modo globale permette di individuare squilibri, compensi e adattamenti che spesso sono alla base di dolori cronici o limitazioni funzionali.
Grazie a strumenti semplici, innovativi e con un basso investimento, come software per la rilevazione posturale globale e pedane sensorizzate, il fisioterapista può analizzare in modo oggettivo e tridimensionale la postura del paziente, confrontare i dati nel tempo e documentare i miglioramenti, rendendo il trattamento più preciso ed efficace.
Perché è utile la valutazione posturale globale
Una valutazione completa e oggettiva offre diversi vantaggi:
- Personalizzazione del trattamento
- Consente di progettare programmi mirati, evitando approcci standardizzati.
- Oggettivazione dei dati
- I risultati non dipendono solo dall’occhio clinico, ma da misure numeriche e immagini analizzabili
- Monitoraggio nel tempo
- Ripetere l’analisi consente di verificare l’efficacia del percorso e adattarlo se necessario.
- Comparazione
- Confrontare la situazione pre e post-trattamento permette di valutare in modo chiaro i progressi.
- Prevenzione delle recidive
- Identificare squilibri e compensi riduce il rischio che il paziente ricada nel dolore o sviluppi nuove problematiche.
I sistemi valutativi
Sono dispositivi che integrano analisi morfologica, ricostruzione 3D e calcolo automatico di parametri clinici fondamentali. In particolare, essi consentono di:
- Analizzare la colonna vertebrale, il bacino e le scapole
- Verificare asimmetrie
- Valutare la lunghezza degli arti inferiori e superiori
- Calcolare automaticamente angoli e parametri come il Cobb
- Visualizzare in 3D il corpo del paziente
- Eseguire comparazioni automatiche tra esami successivi
Per il fisioterapista, questo significa poter oggettivare in modo chiaro asimmetrie, squilibri e compensi e avere uno strumento affidabile per seguire il paziente durante il percorso riabilitativo.
Esempi clinici
( riportati da racconti di vostri colleghi che utilizzano questi sistemi di valutazione e monitoraggio )
1. Lombalgia cronica con dismetria funzionale
- Un uomo di 45 anni con lombalgia da oltre 6 mesi.
- Il sistema di Valutazione posturale globale evidenzia dismetria funzionale degli arti inferiori di 8 mm, tilt pelvico e iperlordosi compensatoria.
- Dopo 8 settimane di rinforzo gluteo-medio, stretching catena anteriore e training propriocettivo:
- riduzione del tilt pelvico
- simmetria migliorata
- dolore VAS da 7 a 3
👉 Il confronto oggettivo ha guidato la strategia e motivato il paziente.
2. Scoliosi lieve in adolescente
- Ragazza di 14 anni con scoliosi idiopatica (angolo di Cobb 17°).
- Il sistema di Valutazione posturale globale ha fornito analisi tridimensionale del tronco e del gibbo costale.
- Con RPG (Rieducazione Posturale Globale) e esercizi respiratori, dopo 6 mesi:
- Cobb stabile
- simmetria scapolare migliorata
- riduzione dolore dorsale
👉 L’analisi comparativa ha documentato il mantenimento e la prevenzione della progressione.
3. Atleta post ricostruzione LCA
- Calciatore di 28 anni.
- Il sistema di Valutazione posturale globale e pedane sensorizzate hanno evidenziato ipercarico sull’arto sano e lieve asimmetria del bacino.
- Dopo 12 settimane di rinforzo e lavoro neuromuscolare:
- riequilibrio dei carichi 95%-105% tra gli arti
- simmetria funzionale ripristinata
👉 La comparazione prima/dopo ha supportato il ritorno in campo.
Questi sono alcuni degli esempi dove i sistemi di valutazione facilitano e accelerano le valutazioni, oggettivano e aiutano il paziente a comprendere il percorso, facendo si che aumenti anche l’adesione al percorso stesso, aumentando di fatto anche la credibilità professionale
Evidenze scientifiche
Le evidenze a supporto dell’approccio posturale oggettivo sono numerose:
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- RPG e lombalgia cronica → miglioramento significativo di dolore e funzionalità (Cochrane Review, 2016).
- Analisi baropodometrica → validata per valutare distribuzione dei carichi ed equilibrio in riabilitazione ortopedica e neurologica (Bricot, 2015; Mednow.it, 2022).
- Scoliosi e monitoraggio 3D → utile nel documentare progressione e stabilità in trattamenti conservativi (Weiss et al., 2019).
Cosa può migliorare concretamente, in un percorso riabilitativo, l’uso del dei sistemi di valutazione globale
Ecco esempi di miglioramenti che si possono ottenere:
- Riduzione del dolore (lombalgia, cervicalgia etc.), grazie al riallineamento posturale che diminuisce le tensioni muscolari e compensi non fisiologici.
- Miglioramento della funzionalità articolare e della mobilità, soprattutto in pazienti con restrizioni dovute a posture scorrette o patologie come scoliosi.
- Maggiore simmetria nei carichi plantari e nel passo, che può ridurre lesioni da sovraccarico, migliorare la deambulazione.
- Miglioramento dell’equilibrio statico e dinamico, utile per la prevenzione delle cadute, per la riabilitazione neuromotoria etc.
- Migliore adesione al percorso: quando il paziente vede le proprie misure, capisce meglio, è più motivato.
- Risparmio di tempo e risorse: grazie al monitoraggio, è possibile aggiustare il trattamento in corso d’opera, evitando sedute inutili o interventi non efficaci.
Conclusioni
La valutazione posturale globale è un passaggio imprescindibile in riabilitazione. Permette di:
- partire da una valutazione precisa
- personalizzare il trattamento
- monitorare i progressi
- documentare i risultati in modo scientifico
Per il fisioterapista significa unire rigore clinico e comunicazione efficace con il paziente, rendendo il percorso riabilitativo più trasparente, misurabile, motivante ma sopratutto soggettivo. Sarete il sarto della riabilitazione
Buona riabilitazione
DENIS CARUSO