Più equilibrio, meno dolore: inizia il percorso con il tuo paziente con consapevolezza


Valutazione stabilometrica e baropodometrica: che cos’è, a cosa serve
e perché è fondamentale nel percorso riabilitativo individuale
Nel campo della fisioterapia e della riabilitazione, oggettivare la valutazione funzionale del paziente rappresenta una priorità per impostare trattamenti mirati ed efficaci. In questo contesto si inseriscono due esami strumentali fondamentali:
- la valutazione stabilometrica
- la valutazione baropodometrica.
Questi strumenti consentono di misurare in modo preciso l’equilibrio e la distribuzione delle forze durante la stazione eretta e la deambulazione, fornendo dati utili per ogni fase del percorso terapeutico.
Che cos’è la valutazione stabilometrica?
La valutazione stabilometrica studia il controllo posturale statico, ovvero la capacità del corpo di mantenere l’equilibrio in posizione eretta. Si effettua con una pedana stabilometrica dotata di sensori che rilevano le oscillazioni del centro di pressione (CoP) del corpo.
Durante il test, il paziente si posiziona fermo su una pedana per un tempo variabile (di solito tra i 30 e i 60 secondi) e il sistema rileva la quantità e la direzione delle oscillazioni. Si possono anche effettuare prove con occhi chiusi per valutare la componente propriocettiva.
Tra i principali parametri analizzati:
- Ampiezza e frequenza delle oscillazioni;
- Lunghezza del tracciato del CoP;
- Area di stabilità;
- Velocità media del CoP.
Grazie a questo rapido test, che può essere effettuato anche nell’immediato tempo successivo al trattamento, puoi avere un feedback immediato sul risultato ottenuto grazie alla seduta terapeutica e aumentare l’adesione del paziente, al percorso riabilitativo/rieducativo.
Che cos’è la valutazione baropodometrica?
La valutazione baropodometrica misura la pressione plantare esercitata dai piedi al suolo in due condizioni:
- In statica: per valutare la distribuzione del carico durante la stazione eretta;
- In dinamica: per osservare la fase di appoggio e spinta durante il cammino.
Viene utilizzata una pedana baropodometrica con sensori che rilevano la mappa pressoria plantare, evidenziando eventuali sovraccarichi, squilibri, iperpressioni o asimmetrie. I dati sono utili, ad esempio, nella progettazione di plantari su misura, nella prevenzione delle ulcerazioni nei pazienti diabetici o nella riabilitazione post-chirurgica degli arti inferiori.
A cosa servono queste valutazioni?
Stabilometria e baropodometria offrono un’analisi quantitativa e oggettiva di aspetti che normalmente vengono valutati solo in modo qualitativo. Sono strumenti preziosi per:
- Individuare asimmetrie posturali non visibili a occhio nudo;
- Identificare compensazioni o instabilità nel controllo dell’equilibrio;
- Rilevare disfunzioni neuromotorie;
- Prevenire il rischio di cadute, soprattutto nei pazienti anziani;
- Monitorare l’evoluzione della riabilitazione;
- Valutare l’efficacia di ortesi, tutori o plantari;
- Migliorare la performance negli sportivi attraverso l’analisi del gesto motorio.
I vantaggi nel percorso riabilitativo individuale
- Prima del trattamento
- All’inizio di un percorso fisioterapico, la valutazione stabilometrica e baropodometrica permette di definire una baseline, cioè uno stato iniziale da cui partire.
- Questi dati ti guidano nella costruzione di un protocollo su misura, basato sulle reali condizioni biomeccaniche del paziente. Per esempio, si possono identificare squilibri muscolari, deficit propriocettivi o un sovraccarico funzionale che potrebbe essere la causa di dolori cronici o recidive.
- Durante il trattamento
- Effettuare controlli periodici consente di monitorare con precisione l’evoluzione del paziente, confrontando i nuovi dati con quelli iniziali.
- Questo permette di adattare costantemente il piano riabilitativo, scegliendo le terapie manuali, strumentali o gli esercizi più indicati. Inoltre, vedere i progressi con grafici e numeri tangibili aiuta anche il paziente a sentirsi motivato e coinvolto.
- Dopo il trattamento
- Una valutazione finale consente di misurare l’efficacia del percorso svolto e stabilire se è necessario proseguire, integrare o concludere la terapia.
- Nei casi di recupero da infortuni sportivi o interventi chirurgici, i dati forniti dalle analisi stabilo-baropodometriche possono anche contribuire a decidere il ritorno in sicurezza all’attività fisica o lavorativa.
Evidenze scientifiche
Numerosi studi scientifici hanno confermato il valore di queste valutazioni:
- Winter DA (2009) – (Gait & Posture): ha dimostrato che la traiettoria del centro di pressione è un valido indicatore della stabilità posturale, particolarmente utile in pazienti neurologici o geriatrici.
- Gómez-Conesa et al. (2014) – hanno evidenziato come l’uso sistematico della stabilometria aiuti a ridurre le recidive e ottimizzare il recupero post-infortunio.
- Paterno MV et al. (2010) – (American Journal of Sports Medicine): ha dimostrato che i dati ottenuti da pedane baropodometriche sono predittivi di nuove lesioni negli atleti in recupero da lesione al LCA.
- Cavanagh PR et al. (1997) – hanno mostrato come la valutazione baropodometrica sia essenziale nella gestione del piede diabetico per prevenire ulcerazioni.
- Gómez-Conesa et al. (2014) hanno evidenziato come la stabilometria sia utile nel monitoraggio del recupero post-infortunio e nella prevenzione delle recidive, soprattutto in atleti.
- Uno studio di Cavanagh et al. (1997) ha dimostrato che l’analisi baropodometrica è efficace nell’identificare squilibri di carico nei pazienti diabetici, riducendo il rischio di ulcerazioni.
- Paterno et al. (2010) hanno mostrato come l’integrazione dell’analisi stabilometrica nella riabilitazione post-chirurgica del legamento crociato anteriore migliori il controllo neuromuscolare e riduca i tempi di recupero.
- Una revisione sistematica pubblicata su Gait & Posture (Winter, 2009) ha sottolineato l’importanza della valutazione del centro di pressione come indicatore affidabile dell’equilibrio posturale nei pazienti anziani e neurologici.
Conclusioni
Integrare la valutazione stabilometrica e baropodometrica nel percorso riabilitativo significa adottare un approccio scientifico, quantificato e non solo dettato da delle percezioni, personalizzato e orientato al risultato.
Questi strumenti permettono di misurare ciò che altrimenti sarebbe invisibile, offrendo al paziente e al terapista un linguaggio comune fatto di numeri, mappe e grafici. In un’epoca in cui la fisioterapia punta sempre più all’evidence-based practice, queste tecnologie rappresentano una risorsa imprescindibile per ogni professionista del movimento.
Quindi, la valutazione stabilometrica e baropodometrica rappresenta oggi una componente imprescindibile della fisioterapia moderna. Integrare questi strumenti nel lavoro clinico quotidiano significa:
- Lavorare con dati misurabili e ripetibili;
- Offrire al paziente una diagnosi funzionale più precisa;
- Costruire piani riabilitativi basati sull’evidenza;
- Motivare e coinvolgere il paziente in modo attivo nel proprio percorso.
In sintesi, si tratta di una tecnologia che non sostituisce l’occhio clinico, ma lo amplifica, permettendo di vedere ciò che spesso sfugge all’osservazione tradizionale.
Buona riabilitazione


Denis Caruso
