L’importanza della valutazione posturale globale in un percorso riabilitativo muscolo-scheletrico


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Nel mondo della riabilitazione muscolo-scheletrica, ogni paziente rappresenta un universo a sé.
Dolori simili possono nascondere cause molto diverse, così come un apparente miglioramento può celare compensi posturali che, nel tempo, compromettono il risultato terapeutico.
In questo contesto, la valutazione posturale globale non è solo un atto preliminare, ma una vera e propria bussola capace di guidare il terapista lungo l’intero percorso riabilitativo e aiuta il paziente a consapevolizzare la sua situazione
Dall’ascolto alla misurazione: l’evoluzione del processo valutativo
Sono convinto che l’anamnesi e i test obiettivi tradizionali abbiano un valore fondamentale nell’approccio fisioterapico.
E’ anche vero che affidarsi esclusivamente a ciò che il paziente racconta e a ciò che l’operatore osserva a occhio nudo può condurre a errori di interpretazione o, peggio, alla mancata rilevazione di dettagli rilevanti.
Come sottolineato nell’articolo “Oggettivare per convincere” , pubblicato nelle settimane precedenti sul blog di CLE Elettromedicali, oggi è sempre più evidente quanto l’integrazione di strumenti valutativi oggettivi, come pedane stabilometriche, analisi posturali digitali, termografie, foto in asse e test di forza strumentale, permetta un’analisi più precisa e replicabile, capace di migliorare l’aderenza al trattamento da parte del paziente e soprattutto di guidare il terapista con dati concreti.
Cosa dice la letteratura scientifica
Numerose ricerche hanno evidenziato i vantaggi dell’utilizzo di strumenti oggettivi nella valutazione fisioterapica.
Uno studio pubblicato su Manual Therapy (Huijbregts et al., 2013) dimostra come l’integrazione di valutazioni posturali computerizzate possa aumentare significativamente l’accuratezza diagnostica e la qualità del percorso terapeutico.
Altri studi (Czaprowski et al., 2014) hanno mostrato che l’uso di immagini posturali digitali consente una maggiore affidabilità inter-operatore nella rilevazione di disallineamenti posturali.
Il 75% dei trattamenti delle malattie Muscolo-scheletriche possono essere migliorati di oltre il 35%, grazie ad una valutazione posturale oggettiva.
La valutazione della postura e di altri valori di tipo segmentario, attraverso l’analisi posturale, la valutazione dell’equilibrio e della forza, sono senza dubbio il miglior punto di partenza per individuare gli squilibri corporei da cui hanno origine un’innumerevole serie di disturbi.
Viene inoltre consigliata in un trattato del Ministero della Salute (www.salute.gov.it7imgs/C_17_ pubblicazioni_2717_allegato.pdf ) sulla tematica legata alla posturologia.
La stessa aiuta il professionista a monitorare lo stato del miglioramento attraverso i trattamenti, e il paziente a comprendere i motivi delle strategie terapeutiche aumentando di fatto la fidelizzazione
La possibilità di quantificare la posizione del corpo nello spazio, rilevare eventuali asimmetrie, misurare la distribuzione del carico o la mobilità segmentaria, permette di superare la soggettività del solo esame clinico.
Questo consente non solo di impostare un programma terapeutico più mirato, ma anche di monitorare i cambiamenti nel tempo con rigore scientifico.
Capire il paziente, oltre il sintomo
Come evidenziato nell’articolo “Comprendere i veri obiettivi del paziente”, spesso chi si rivolge a un fisioterapista ha aspettative che vanno oltre la semplice scomparsa del dolore.
Desidera tornare a correre, a dormire bene, a lavorare senza limitazioni.
Tuttavia, solo attraverso una misurazione oggettiva del cambiamento è possibile verificare se il percorso terapeutico sta realmente procedendo nella direzione attesa.
Gli strumenti di valutazione posturale globale consentono proprio questo: trasformare sensazioni e percezioni in dati confrontabili, rendendo visibile il progresso al paziente stesso e migliorando così la sua motivazione e adesione al trattamento.
Concludendo
La valutazione posturale globale rappresenta, oggi, una tappa imprescindibile all’interno di un moderno approccio riabilitativo.
Affiancare all’osservazione clinica l’uso di tecnologie oggettive consente di aumentare la precisione, migliorare la comunicazione col paziente e adattare il trattamento in modo dinamico, in base a dati concreti.
In un’epoca in cui tutto è misurabile, anche la fisioterapia ha il dovere di evolversi da pratica percepita a scienza misurata.
Solo così sarà possibile costruire un percorso terapeutico realmente efficace, personalizzato e motivante, in cui il confronto numerico e fotografico diventa lo specchio fedele del progresso.
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Fonti:
- Huijbregts, P. et al. (2013). “Objective postural assessment: the importance of using standardized tools”. Manual Therapy.
- Czaprowski, D. et al. (2014). “Reliability of photographic posture analysis in sagittal plane in children”. BMC Musculoskeletal Disorders.
- Ministero della salute. “Linee guida nazionali sulla classificazione, inquadramento e misurazione della postura e delle relative disfunzioni. “
- CLE Elettromedicali Blog: “Oggettivare per convincere”, “Comprendere i veri obiettivi del paziente”.
Buona riabilitazione
DENIS CARUSO